Elia
Era sera e lei se ne stava con lo sguardo spento davanti al televisore acceso.
Poche ore prima era stata dimessa dall’ospedale dove il nostro primogenito tanto desiderato non ha avuto abbastanza forza da rimanere attaccato alla sua mamma e non ha visto la luce.
Avevamo da poco trascorso una settimana in Portogallo, anche a Fatima avevamo pregato ma il progetto di Dio per noi non era il nostro.
I suoi occhi erano gonfi, le gambe raccolte con le ginocchia sul viso quasi a voler difendere quello che non c’era più.
23 febbraio 1998 02 aprile 1998
ELIA
Sospiro, vela, alito,
un soffio di amore
illusione, impotenza, tristezza,
ma io ti ho amato.
hai sostato nel grembo di colei che amo,
delicato, leggero, hai respirato il nostro amore
una vacanza,
un profumo di vita,
e di nuovo sei volato nelle Sue mani
ma io ti rivedrò e per sempre.
Commozione…
Solo grazie!
Fuori tema: posso “sgraffignarti” qualcosa, ovviamente citandone la provenienza, per una rubrica religiosa che curo? Grazie in ogni caso.
certo bella, figurati.
Smack! 😀